Erezione, anche le donne durante l’eccitazione sessuale hanno una erezione paragonabile a quella maschile? E come funziona? Quali le differenze tra l’orgasmo vaginale e clitorideo? Quanto dura un orgasmo femminile? Se per i maschi è evidente quando si raggiungono eccitazione e soprattutto orgasmo, per le donne la questione è un po’ più complicata. Facciamo chiarezza.
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Un clitoride in perenne erezione
Un fatto di cronaca di questi giorni offre lo spunto per capirne un po’ di più. Come riportava un paio di giorno fa l’agenzia AdnKronos, una donna londinese di 29 anni, a causa dell’abuso di antidepressivi, ha sperimentato un gonfiore del clitoride problematico e continuato che l’ha costretta al ricovero.
La ragazza faceva uso di medicinali per proprio per rinvigorire la propria libido e recentemente aveva aumentato drasticamente le dosi. Gli operatori sanitari che l’hanno assistita hanno registrato un clitoride di 2 centimetri di lunghezza per 7 millimetri di diametro. I medici le hanno somministrato decongestionanti ed è stata dimessa già dopo una notte di osservazione. Il priapismo è una condizione di gonfiore genitale causata dal blocco dei vasi che drenano il sangue degli organi sessuali.
Orgasmo vaginale. Esiste davvero?
In un’epoca molto più puritana della nostra, quando la masturbazione era considerata un peccato o, dai più illuminati, una fase pre-sessuale che doveva raggiungere il proprio compimento solo nell’atto sessuale in coppia, il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, teorizzò la presenza di un orgasmo femminile “maturo”, quello vaginale, ad uno “infantile” clitorideo.
Dal punto di vista scientifico, una sciocchezza, smentita già nelle ricerche effettuate negli anni ’60 dal sessuologo e ginecologo William Masters e dalla psicologa Virginia Johnson. I due dimostrarono che il meccanismo di innesco dell’orgasmo è quasi sempre lo stesso: la stimolazione diretta, manuale, o indiretta attraverso lo sfregamento durante la penetrazione vaginale, del clitoride. Senza questo, è molto complicato se non impossibile raggiungere l’orgasmo da parte di una donna. Il clitoride quindi è fondamentale.
Per far raggiungere l’orgasmo a una donna basta stimolarle il clitoride?
La risposta ovviamente è no. L’orgasmo, sia maschile che femminile (ma quest’ultimo in particolare) è un fenomeno essenzialmente psicosomatico, che coinvolge cioè, tanto la mente quanto il corpo. Non è regolato solo a livello genitale ma anche a livello del sistema nervoso centrale ed è quindi pertanto fortissimamente condizionato da pensieri, emozioni, convinzioni, ed esperienze vissute in precedenza.
Vi siete mai chiesti ad esempio perché molte persone hanno difficoltà a vivere rapporti occasionali, con persone conosciute il giorno stesso? Perché il loro vissuto non gli consente di provare eccitazione per un corpo, maschile o femminile che sia, per quanto bello, totalmente “depersonalizzato”, cioè privo di quella conoscenza reciproca per cui si finisce di trovare eccitante la persona nel suo complesso, non solo a livello corporeo.
Questo vale sia per gli uomini che per le donne ma, soprattutto per questioni culturali, molto più per le donne che solo negli ultimi 50 anni anni hanno cominciato a vedersi non solo come “oggetti” del piacere maschile, ma anche come protagoniste, soggetti in grado di dirigere come meglio credono la propria sessualità.
Cosa succede alla donna durante l’Orgasmo?
Come accorgersene senza ombra di dubbio? Dal punto di vista fisiologico, l’orgasmo femminile è caratterizzato da un minimo di 3 a un massimo di 12 contrazioni ritmiche e involontarie che si susseguono a intervalli di 0,8 secondi l’uno dall’altro. Interessano i muscoli perivaginali, perineali e talvolta anche l’utero.
Questa fase di contrazioni orgasmiche durano mediamente intorno ai 20 secondi, aumentando nella donna la pressione sanguigna ed il battito cardiaco. Oltre al ben noto stato di abbandono che i francesi, non a caso, definirono per primi “piccola morte”.
Cosa succede al clitoride?
Il clitoride, ricchissimo di terminazioni nervose, circa 8000, è protetto da una piega di pelle giusto nel mezzo delle piccole labbra e corrisponde al prepuzio del pene maschile. Durante la fase di stimolazione fino al raggiungimento dell’orgasmo, il clitoride resta turgido e gonfio.
Le dimensioni del clitoride variano da soggetto a soggetto e possono raggiungere – in fase di stimolazione – anche di 2 cm. Mediamente, misura circa 6,5 cm, di cui 5 nascosti dietro le grandi labbra. Dal punto di vista dello sviluppo embrionale il clitoride ha l’origine del pene. È infatti anche chiamato “pene arcaico”. Ecco perché ha senso parlare di erezione anche nel caso del clitoride.