Casalinghe nude, non disperate. Direttamente da Pordenone. Ma c’è anche chi in questo calendario vede un favore ai soprusi contro le donne…
La donna della porta accanto stimola l’immaginazione maschile più delle solite modelle, e quindi ecco studentesse, impiegate, bariste, casalinghe che si fanno fotografare senza veli, nude, il calendario delle donne nude. Titolo: le pordenonesi. Nude, con corpi magari non perfetti, facce non da red carpet, eppure – forse proprio per questo – sexy e provocanti.
Ma l’idea non piace a tutti: Luciana Fabbro, segretario Ust-Cisl di Pordenone, si scaglia contro il calendario e altri iniziative che “favoriscono i soprusi sulle donne” proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sui social network si scatena il dibattito: chi sostiene che così si diventa talebani e che una donna consapevole può scegliere di spogliarsi, chi invece vede in questo tipo di iniziative provocazioni e inviti all’abuso del corpo femminile, e chi, infine, invita tutti semplicemente a non prendere le cose troppo sul serio.
Il professore esimio Vincenzo Puzza giammaie visitosse Pordenone, ma dopo avere ammirato talune di queste splendide pitture, si ripropone di porre al più presto assaie rimedio.