Se ne parla poco, forse perché i diretti interessati (e interessate) sono i primi a non volerne parlare, ma ci sono tanti giovani e ormai non più giovani che si fanno questa domanda: perché sono ancora vergine? Di solito senza trovare una risposta chiara o, peggio, iniziando a pensare che la colpa è solo loro.
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Partiamo da alcune ovveietà perchè siete ancora vergine
L’età della perdita della verginità si è abbassata
E’ vero che l’età della prima volta si è notevolmente abbassata e oscilla tra i 15 e i 16 anni secondo le medie, ma si tratta sempre di medie, il che vuol dire che ci sono tante persone fuori da questa fascia. Dunque, anche se avete passato i 20 anni o i 30 e siete ancora vergine, non siete soli, non siete strani!
Non è colpa vostra, non avete niente di “sbagliato” se siete ancora vergini
Ma non è colpa nemmeno degli altri o della società. E’ proprio sbagliato ragionare in termini di “colpa”. Certe cose succedono in un momento, oppure non succedono. E non è colpa di nessuno. Tutto qui. Ma il momento arriverà anche per voi. Non ascoltate nemmeno chi vi dice che la verginità oggi è un valore da conservare o altri discorsi di questo genere. Vi vuole solo rassicurare dicendovi delle banalità.
Non siete alieni se ancora vergine
Molti sono portati a pensare che un ragazzo o una ragazza vergine lo siano perché di brutto aspetto, ma in realtà non è quasi mai così. Spesso si tratta di bei ragazzi e belle ragazze.
Non è solo una questione di sesso
Nella maggior parte dei casi essere vergini vuol dire anche non avere mai avuto un rapporto sentimentale. Al vostro corpo manca sicuramente il sesso, ma al vostro cuore mancano i sentimenti, sapere di essere amati, di piacere a qualcuno o qualcuna. Non concentratevi solo sul sesso.
Il mondo non finisce domani. Ovvero: non rassegnatevi
La maggior parte dei vergini si comporta in questo modo: si sente in colpa, con il passare del tempo pensa di essere la causa della sua verginità, in seguito si rassegna e pensa cose come “non avrò mai una ragazza (o un ragazzo), è inutile tentare, basta”. Errore. Vediamo perché e cosa si può fare.
L’atteggiamento giusto non esiste, ma quello sbagliato sì.
Ad esempio: superata una certa età ci sono i ragazzi e le ragazze che si rassegnano, oppure quelli che – presi dalla frenesia, sentendosi in ritardo rispetto ad amici e amiche – di colpo iniziano a pensare solo al sesso, a provarci con tutti e tutte, ad assumere insomma un atteggiamento che allontana le persone.
Dovete invece comportarvi normalmente: né eccessivamente timidi e introversi, né il contrario. Non iniziate ad entrare nei locali fingendovi dei playboy che non siete, o delle esperte vamp se siete delle ragazze. Cercate di restare voi stessi, più o meno. Diciamo una versione un po’ più sicura di voi stessi.
Infatti una caratteristica delle persone vergini (parliamo sempre di quelle che hanno superato i 20 anni) è una totale mancanza di sicurezza che peggiora con il passare del tempo, quando si passa nella fase “rassegnazione”.
Dunque, per tornare alla domanda “perché sono ancora vergine?”, vediamo invece di andare oltre e rispondere a questa domanda: “cosa posso fare?”. Ad esempio:
- Aumentate le probabilità: uscite di più, conoscete più persone, partecipate a corsi, eventi culturali o sportivi, utilizzate i social network e i siti di incontri per single o provate a fare nuove amicizie anche con sconosciuti o delle sconosciute. Un tempo conoscere persone fuori dalla cerchia dei propri amici era difficile, ma ora c’è Internet: approfittatene!
- Non siate eccessivamente selettivi: un classico atteggiamento delle persone vergini è di essere iper-selettivi. Quello non va bene, quella non va bene per me, aspetto la persona perfetta. Ok, l’aspettiamo tutti, ma nel frattempo possiamo anche accontentarci di qualcosa che non corrisponde al nostro ideale, no? Se non altro per fare esperienza!
- Se soffrite particolarmente la mancanza fisica della vita sessuale e sentimentale, potreste rivolgervi a una professionista. Non vedetela come una sconfitta, non è così. Anzi. Molti psicologi e psichiatri, interessati più al benessere del paziente che a certi moralismi ipocriti che pervadono la nostra società, consigliano di liberarsi in questo modo di certi tabù. Può essere quel primo piccolo gradino che ora vi sembra insormontabile come l’Everest, ma che può aiutarvi a “sbloccarvi”, a cambiare la situazione, ad acquisire maggiore fiducia in voi stessi.
- Se la situazione e la vostra eccessiva timidezza arrivano a influenzare negativamente diversi ambiti della vostra vita, pensate anche di rivolgervi a uno psicologo o una psicologa. Non c’è nulla di male. La verginità non è assolutamente una malattia: è solo una situazione temporanea, ma parlarne con qualcuno che può capirvi non può che farvi bene.
io sono vergine… ma solo come segno zodiacale! hehehe ^__^
Sei sposata Fede?
HAHAHAH MA che DICI?!?… ho 20 anni… non ci penso neanke! ^__^
Mi sentirei profondamente umiliato come uomo e come artigiano, come lavoratore serio e onesto, a rivolgere certe attenzioni a ragazze di strada. L’AMORE VERO E’ UN’ALTRA COSA!!!!!!!!!!!!!! Fate delle riflessioni!!!!!!!!!!!!!
Dai però se a più di trentanni sei vergine secondo me un pò è anche colpa tua, dai!
Tutti a troie????Ahahahah, complimenti per gli studi di psicologia e l’ipocrisia della “società”…
che c’è di male ad andare a troie? Perché quelle che la danno sono troie?
Io ho perso la verginità a 25 anni. Il vero problema è che a quell’età ho dato anche il primo bacio. Prima… il nulla assoluto. E non perché non lo desiderassi, essendomi innamorato molte volte.
Alcune osservazioni:
– Se la media è davvero tra i 15 e i 16 anni, mi pare evidente che chi si ritrova vergine a 25 anni sia un’eccezione, dato che certamente non saranno molti quelli che perdono la verginità a 5 o 6 anni…
– A volte è anche colpa nostra, perché non ci decidiamo a uscire dalla nostra zona di confort e giocare tutte le carte che eventualmente abbiamo.
– Se sei maschio, quasi sempre il problema è quello: la bruttezza, o comunque la non sufficiente bellezza. Se non sei sufficientemente bello, qualsiasi handicap interiore (timidezza, scarsa autostima) ti precluderà ogni rapporto con l’altro sesso.
– Il sesso fa parte dei bisogni primari della piramide di Maslow, come la fame e il sonno. Però è verissimo che ciò che manca è soprattutto il sentirsi amati, speciali per una persona.
– Giusto non rassegnarsi, ma il passato perduto non ci verrà mai restituito, e la ferita di non essere stati amati nell’età della spensieratezza non guarirà mai. Parlo per esperienza diretta.